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al testo di Bocchino Rosario
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dimmi di quella volta che le altezze erano una somma di gambe rare e il mare un luogo dove appendere tutte le onde dimmi di quel cielo da scambiare con gli uccelli o della vecchia strada correndo intorno a gonne senza rossetto e raccontami della vita appena dopo gli occhi, di quel delirio chiamato età troppo lontano da legare ancora al petto cercami in questa resa a denti stretti, con questo graffio di sete che ancora mi confonde ad ogni battito di finestra trovami nella pioggia quando mi assale deserto, per queste trovate usate a sorriso senza nessuna festa e dammi un po’ di voce in lode al fiato per chiedere nient’altro che venga in fiore tutto quel tempo magari dentro un’impronta per quando sarò aria e vento di tetti |
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